Dietro le quinte del brand di integratori naturali che ha conquistato il pubblico di GM24
Finita la diretta, negli uffici di GM24, i soci fondatori di Bievisan sono già pronti per rilasciare la loro intervista.
Gli sguardi profondi, sinceri, attenti e al contempo profondamente sereni, così come siamo abituati a vederli, sono decisi a carpire ogni domanda. Ma più che in una semplice intervista, in quella mattinata ci siamo tuffati in un racconto inarrestabile di aneddoti, esperienze, viaggi, scoperte, intuizioni, rischi, ricerche e soddisfazioni.
Perché loro sono così, Gianni e Alessandro, due personalità eccezionali, dirompenti e fuori dagli schemi, che hanno avuto la fortuna di incontrarsi e la bravura di individuare e disegnare insieme la loro strada.
Ma partiamo con ordine e ripercorriamo brevemente la loro storia.
Nel 2017, a seguito di anni di studio e ricerca, Gianni Verdesca e Alessandro Manetti, ora rispettivamente amministratore delegato e direttore generale di Bievisan Company, lanciano il loro primo integratore alimentare polivalente e di nuova generazione: Bievisan Vita. Nel 2020, c’è l’esordio in diretta TV su GM24, proprio per presentare il loro prodotto e ancor di più la loro visione e la loro frontiera di integrazione. Diretta dopo diretta, Bievisan Vita arriva presto nelle case di milioni di italiani, tanto che la proposta del singolo flacone viene sostituita dopo poco dalla vendita del doppio flacone, per soddisfare la crescente domanda delle clienti. Nel giro di poco tempo, Bievisan diventa protagonista delle dirette televisive in ambito wellness, portando sul podio del catalogo di GM24 bestseller come Movitin Fast; Memovist, Eparen, Udifen, Cute-in Forte e Sazietyn Plus.

“Come siete riusciti in così breve tempo a diventare due volti noti del canale e a conquistare in modo così spontaneo la stima delle telespettatrici?”
“Abbiamo cambiato gli schemi, innanzitutto” risponde Gianni. “Ci siamo presentati in due, forse questo ha destato curiosità. Abbiamo parlato dei nostri integratori come se fossero i nostri figli, in modo genuino e vero, con un modo di raccontare spontaneo, sincero. Aver creato dei prodotti, conoscere la storia della loro creazione è un aspetto talmente forte della nostra narrazione, che al pubblico è arrivato. E’ come quando un genitore parla dei propri figli e gli si illuminano gli occhi”.
“La chiave è stata la fiducia”. aggiunge Alessandro con tono fermo. “Siamo sempre stati noi stessi”.
È seduto comodamente sulla sua poltrona, ha le braccia stese sul tavolo e lo sguardo sicuro di chi non ha dubbi. “Abbiamo sempre portato sul tavolo la verità, senza distanze, senza omissioni. E l’amore che abbiamo messo nell’ideazione e nello sviluppo di questi integratori indubbiamente traspare. Credo sia questo che le persone hanno percepito di noi”.
“Più che di prodotti – aggiunge Gianni- quando siamo in diretta parliamo di persone, di storie di vita.. Cerchiamo di dare contenuti, spesso mettendo anche da parte il prodotto. Parliamo alla gente della gente e spesso anche di noi stessi! Dopotutto siamo noi i primi a utilizzare i nostri integratori e gli effetti li percepiamo direttamente sul corpo, ecco perché quando siamo in onda le persone credono in noi. Siamo veri, siamo spontanei, crediamo in questo progetto. Questa è la verità”.
È vero. Ciò che colpisce subito è proprio la passione sincera verso il loro lavoro, vissuto evidentemente come una missione. Ciò che emerge dalle dirette, a parte una grande professionalità è proprio il credere profondamente nei principi che sono alla base degli integratori Bievisan. Una sensazione sempre tangibile per chi segue le dirette. Viene dunque spontaneo chiedere come si sia arrivati a tutto questo, da dove vengano le formulazioni e quale sia il background. In una domanda:
Come siete arrivati a sviluppare una linea di integratori?
“Tutto è partito con il viaggio di Alessandro in Sud America e con quella brutta influenza che si prese lì e che lo fece stare malissimo. Come abbiamo raccontato tante volte, fu un decotto a base di moringa a salvargli la pelle! Da quell’esperienza, l’illuminazione: la visione del Bievisan Vita. Una storia ormai nota questa, che abbiamo raccontato tanto.. Da lì, è partito il nostro viaggio, questa volta insieme e questa volta rimanendo in Italia, verso il mondo dell’integrazione naturale attraverso le piante officinali“.
“Quello che facciamo, in breve – continua Gianni con risolutezza- è studiare il mercato e andare oltre. Cerchiamo di capire cosa servirebbe davvero e iniziamo le ricerche, per produrre qualcosa di nuovo.”
“Noi siamo innovatori, noi siamo ricercatori – specifica Alessandro – siamo dei profondi esperti di nutrizione che cercano intuizioni per trovare nuove strade. E come tutti gli innovatori abbiamo lo sguardo libero, non influenzato né da schemi, né da preconcetti. Non percorriamo strade già percorse, non produciamo cose già fatte, non camminiamo su sentieri già battuti, ma conserviamo un pensiero indipendente. Questo ci permette di essere liberi, di essere veri innovatori del settore”.
“Abbiamo scoperto il nostro talento sposando il progetto e studiando, studiando tantissimo. E sulla base di questi studi e delle nostre intuizioni, formuliamo miscele di piante officinali, che hanno effetti benefici sull’organismo.”
Fa una pausa Alessandro, come per soppesare una riflessione e poi, con il suo solito sguardo, conclude: “Se fossimo dei chimici, probabilmente faremmo prodotti sintetici“.
Dopo queste formulazioni, come procede poi il processo di produzione degli integratori, chi avvalora le vostre tesi?
“Nella creazione delle nostre formulazioni ci avvaliamo, quando necessario, anche di esperti in ambito medico scientifico. E i nostri produttori puntualmente si complimentano con noi, perché facciamo centro e portiamo innovazione. Non ragioniamo nell’ottica farmacologica per cui a un problema corrisponde un prodotto, per noi il rapporto non è a uno a uno. Questa, secondo noi, è una visione ristretta. Noi ragioniamo nell’ottica della polivalenza, oltre che della nutraceutica“.
Siamo arrivati al punto.
In ogni diretta, la presentazione di ogni integratore passa sempre per due concetti: nutraceutica e polivalenza. Questi due principi guidano la logica dello sviluppo di ogni prodotto e sono il pilastro della visione di integrazione firmata Bievisan.
Se doveste spiegare questi due termini a un bambino o a una bambina, come lo fareste?
Alessandro sorride: “immagina una tavola con tanta frutta e verdura diverse. Il nostro occhio viene appagato da tutti quei colori e da quelle forme così diverse, ma in realtà, quegli alimenti hanno tra loro le stesse vitamine, seppur distribuite in modo diverso. In questo modo, chi ad esempio non mangia arance, non rimarrà senza vitamina C, perché questa si trova in molti altri alimenti. Questa è la polivalenza.
La natura, alla fine, è polivalente, parla in modo polivalente e noi come esseri umani riconosciamo questa polivalenza“.
E la nutraceutica?
“Sempre spiegato a un bambino?” ride Gianni “è difficile! Direi che significa cercare nella frutta e nella verdura quelle cose che ti aiutano a stare bene e metterle insieme con formule speciali per avere un aiuto tutto naturale”.

Adesso Parliamo di voi. Come vi siete conosciuti?
“Per caso, al lavoro” risponde Gianni. “All’inizio del 2015 avevo da poco lasciato il settore editoriale dove ho ricoperto per anni ruoli manageriali nel Marketing e mi stavo inserendo in una nuova realtà lavorativa. Poco dopo di me, entrò anche Alessandro, proprio nel mio stesso gruppo di lavoro. Si era appena trasferito a Roma e all’epoca non aveva una vita familiare esattamente facile. Ci fu qualche diverbio con la dirigenza e questa situazione di difficoltà ci avvicinò molto. Imparammo a conoscerci ed è lì, in quel momento così turbolento che abbiamo stretto amicizia e ci siamo uniti. Io in quegli anni cercavo da tempo di intraprendere un mio autonomo percorso imprenditoriale, ma non riuscivo a mette a fuoco la strada. Con Alessandro l’ho trovata. Quel suo viaggio in Sud America ha cambiato tutto“.
Dietro le telecamere, al di fuori della TV, com’è il vostro rapporto? Passate molto tempo insieme?
Gianni: “Sul lavoro abbiamo ruoli ben distinti: abbiamo diverse professionalità che rispettiamo profondamente in modo reciproco, questa è la chiave. Abbiamo la fortuna di essere umili, onesti e non proviamo invidia per le capacità dell’altro. Discutiamo, ma di fondo ci ascoltiamo, quindi troviamo sempre la soluzione”.
Alessandro: “Al di fuori del lavoro siamo come fratelli. Qui siamo due soci, ma fuori siamo l’uno la spalla dell’altro, sia quando usciamo per divertirci, sia quando facciamo qualunque cosa nella nostra vita“.
“E questa amicizia non ci ha fatto mollare, siamo sempre stati una squadra nelle difficoltà. Siamo solidi e abbiamo tanti sogni nel cassetto“.
Qual è secondo voi il cuore del vero benessere? Da che cosa non si dovrebbe mai prescindere per stare bene?
La domanda li lascia in silenzio, per qualche minuto. Risponde Alessandro: “La vita è come se fosse un grosso paniere in cui tutto deve essere bilanciato, ci vuole equilibrio. Il benessere economico non può bastare se non poggia le sue fondamenta sulla salute fisica e mentale”.
“La salute, dare amore” risponde Gianni, “questo dà benessere. E quando senti di averlo, devi saperlo riconoscere e viverlo, per darne agli altri”.
Avete entrambi dei figli: cosa vorreste lasciare loro? Cosa della vostra passione vorreste che loro ereditassero?
Gianni: “La curiosità e l’intraprendenza nel fare le cose. L’umiltà. La capacità di trovare gli stimoli per percorrere la loro strada”. “Io non ho dubbi” dichiara Alessandro “Vorrei che loro ereditassero una capacità adattativa. Cioè la capacità di manifestarsi, di esprimersi, di evolvere, di scoprire i loro doni e di trovare il loro potenziale“.
Cosa vorreste dire a tutti i clienti che vi seguono e che credono in voi?
“Abbiate uno stile di vita sano, corretto. Provate a cambiare, siate curiosi, apritevi al nuovo, siate mentalmente aperti, conoscetevi.”
Gianni Verdesca e Alessandro Manetti, amministratore delegato e direttore generale di Bievisan Company, sono entrati con gentilezza nelle nostre case, aprendoci il loro mondo sull’integrazione alimentare. Hanno lo sguardo di chi vede lontano, la grinta di due cacciatori e la pacatezza di chi ha vissuto molte esperienze. La storia della loro amicizia fa da sfondo a una storia ancora più grande, fatta della personale ricerca di ciò che di vero e di nuovo si può ancora raggiungere e scoprire.